Tutti coloro che vengono a pernottare nel nostro agriturismo in provincia di Reggio Emilia possono visitare le terre del Lambrusco e ammirare tanti magnifici panorami. Tra gli itinerari da non perdere c’è quello del Paesaggio della Bonifica. Lo conoscete?
Cinque tappe per una passeggiata indimenticabile
Gli amanti del trekking e dell’ecoturismo sanno che l’Italia è ricca di reticoli e sentieri. Questi permettono di attraversare paesaggi non solo stupendi dal punto di vista naturalistico, ma anche ricchi di storia e curiosità gastronomiche. Uno di questi cammini, forse ancora poco conosciuto, è denominato “Paesaggio della Bonifica”. Si tratta di un lungo viaggio attraverso la pianura padana e la sua bonifica agricola.
Il percorso consigliato è suddiviso in cinque tappe. Nella seconda tappa si attraversano le terre famose per la produzione del vino Lambrusco.
La seconda tappa: suggestiva e capace di raccontare la storia di un grande vino
Il fiume Secchia divide in due le terre di produzione di questo vino: ci sono quelle del Lambrusco reggiano e quelle del Lambrusco modenese. La collocazione geografica, però, non contribuisce alla creazione di differenze significative nella produzione di questo vino. Ad oggi risulta il più esportato e venduto dalla grande distribuzione in tutte le sue diverse versioni: secco, dolce o amabile.
Passeggiando per il secondo percorso del Paesaggio della Bonifica, potrete ammirare ampi vitigni rendendovi conto del fatto che sono davvero tanti! Nelle province di Modena e Reggio Emilia, il 75% dei vitigni è di varietà Lambrusco, coltivata in circa 15.000 ettari di terreni facenti capo a circa 8.000 aziende. Il Lambrusco è anche uno dei vini prodotti dal nostro agriturismo in provincia di Reggio Emilia.
Questi numeri imponenti hanno permesso a questo vino di ottenere 6 denominazioni DOC: Lambrusco Reggiano, Colli di Scandiano e di Canossa, di Sorbara, Salamino di Santa Croce, Grasparossa di Castelvetro e Lambrusco di Modena.
I dettagli da osservare mentre si attraversa il Paesaggio della Bonifica
Nel Medioevo si usava legare la vite ai tronchi di alberi, generalmente gelsi e olmi, che delimitavano i poderi con i fossi su cui crescevano. Attraversando oggi le terre del Lambrusco reggiano e modenese, all’interno del Paesaggio della Bonifica, può ancora capitare di vedere qualche vite “ancorata” al tronco di qualche albero. Un esempio più chiaro di questo sistema medievale si può trovare all’Istituto Cervi dove, presso il parco della Biblioteca Sereni, si può vedere una vite letteralmente attaccata ad un olmo.
Un percorso indimenticabile
Così, nel secondo itinerario del Paesaggio della Bonifica, oltre all’impianto idrovoro Torrione di Gualtieri e ai bacini di espansione delle Valli di Novellara, si attraversano le terre del Lambrusco. Queste terre sono calde da aprile ad ottobre e sono tutte destinate ai vitigni per la produzione DOC di Lambrusco. Fermarsi è più che una tentazione. Ci si potrà fermare per ammirare, ma anche per degustare!
Dal Paesaggio della Bonifica all’Agriturismo La Brezza
Il Lambrusco è un vino estremamente versatile: può essere servito come aperitivo, accompagnare primi piatti di tradizione emiliana e secondi di carne. Può essere anche bevuto a fine pasto con il dolce. Che ne dite di venire ad assaggiarlo nel nostro agriturismo in provincia di Reggio Emilia? Dopo aver portato a termine il percorso del Paesaggio della Bonifica, un buon pasto a base di piatti tipici e bevande del territorio è proprio quello che ci vuole!