5 cose che (forse) non sapete sulle tigelle

5 cose che non sapete sulle tigelle | Agriturismo La Brezza

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Le tigelle si presentano come una pietanza tipica emiliana tanto nota e gradita in tutta Italia. La cuciniamo noi della regione, ma anche tantissime altre persone che l’apprezzano per le sue tante qualità. Si tratta di una ricetta che apre le porte ad un mondo pieno di sfumature e curiosità. Continuando a leggere scoprirete delle cose molto interessanti (probabilmente più di cinque) su questa deliziosa pietanza amata da adulti e bambini.

1. Il vero nome

Queste simil-focaccine (che focaccine non sono!) vengono anche chiamate crescentine. Questa è quella che possiamo definire la denominazione originale. Il nome “tigelle”, invece, è arrivato nel tempo e viene dagli omonimi utensili grazie ai quali le crescentine venivano cotte in passato.

2. Un antico piatto povero

Questi leggeri e sfiziosi panificati nascono come cibo molto povero, che veniva consumato dai contadini alla fine di un’intensa e faticosa giornata di lavoro. Essi assaporavano le tigelle in compagnia di salse o, nei casi più fortunati, al fianco di una sostanziosa porzione di carne. Oggi esistono molte varianti e combinazioni curiose che permettono di assaporare questa ricetta nelle più varie sfumature.

3. Il fiore sulla tigella

Sulla superficie delle tigelle preparate con i metodi più tradizionali è spesso possibile osservare una particolare decorazione molto curata e dettagliata. Si tratta del celebre fiore della vita, simbolo diffuso e adottato da tante culture diverse nel corso della storia. La sua forma è presente sulle piastre di cottura tradizionali e chiaramente resta anche sulla crescentina cotta.

4. Il ripieno, dal passato al presente

Oltre alle salse, le tigelle venivano consumate spesso con un ripieno caratterizzato da un battuto di lardo, maiale, aglio e rosmarino. A questo battuto, in alcuni casi, veniva aggiunto anche il Parmigiano Reggiano. Questa combinazione è ancora la prediletta per molte persone.

Oggi, però, non sono pochi coloro che hanno deciso di prediligere la moderna variante dolce. In questo caso la farcitura viene fatta con una crema a base di nocciole, pistacchio, miele o marmellata. In altre parole abbiamo a disposizione una pietanza molto versatile ed esiste il ripieno perfetto per ogni palato!

5. Quali sono gli ingredienti principali delle tigelle?

Per preparare una buona tigella servono pochissimi ingredienti come la farina, l’acqua, il sale, le uova, il latte, l’olio e il lievito di birra. Questi componenti permettono di realizzare delle palline di impasto che, dopo la lievitazione andranno cotte in forno, in padella o con la tigelliera (oggi viene chiamata anche così!). Semplice, genuina e gustosa.

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Ad ognuno la sua tigella!

Qualunque sia la vostra variante preferita, le tigelle si presentano ogni volta come un piatto delicato e semplice, che non passerà mai di moda. Tutti le dovrebbero assaggiare almeno una volta nella vita, non siete d’accordo? Questa è una grande verità per tutte le pietanze tipiche del nostro territorio: dall’erbazzone allo gnocco fritto, la bontà non ha fine! Con questi presupposti vi aspettiamo all’Agriturismo La Brezza per assaporare tutto il meglio della cucina “casalèina” tipica emiliana. Selezioniamo i migliori ingredienti per portare in tavola portate deliziose, genuine e capaci di conquistare ogni palato!